Il bello del vivere la vita

"La sensazione è che DRIVE non sia il film di un nerd che ha mandato a memoria ogni fotogramma del passato per tutti gli anni trascorsi in sala o alle prese col videoregistratore , ma la scelta imprevista e dettata dal momento di un bambino che, ricevuta in regalo la PlayStation, dà la priorità ai cartoni animati di Chuck Jones. Senza alcuna critica a niente, senza valutazione di campo: quella di Refn non è una scelta politica, è una preferenza occasionale e imprudente. Come un innamoramento, per l'appunto. DRIVE ha dalla sua il romanticismo incosciente di una cotta adolescenziale. Per questo motivo, ogni discorso autoriale è fuori luogo: prima Refn ha fatto tutt'altro, e dopo, c'è da scommetterci, cambierà ancora. E' il bello dell'avere il cuore che batte per qualcosa, senza pensare ai se, ai ma e alle conseguenze. E' il bello del vivere la vita, ben prima di vivere al cinema." ( P.M.Bocchi, Cineforum)

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