È "Faust" di Aleksandr Sokurov il Leone d’Oro della 68° Mostra di Venezia
È "Faust" di Aleksandr Sokurov il Leone d’Oro della 68° Mostra di Venezia. Era dal 2003 (anno della vittoria de "Il ritorno" di Andrey Zvyagintsev) che al Festival non s’imponeva un film russo. La rilettura dell’opera di Goethe firmata dal grande cineasta russo - nostro beniamino da tempi non sospetti -, capitolo conclusivo della tetralogia del potere iniziata con "Moloch" e proseguita con "Taurus" e "Il sole", ha convinto ( e come non avrebbe...) la giuria presieduta da Darren Aronofsky e composta da Eija-Liisa Ahtila, David Byrne, Todd Haynes, Mario Martone, Alba Rohrwacher e Andrè Tèchinè. Sokurov e' di un altro pianeta, nei festival andrebbe sempre messo fuori concorso...
Il Leone d’Argento per la migliore regia va a "People Mountain People Sea" del cinese Cai Shangjun (film a sorpresa del Concorso) e il Premio Speciale della Giuria a "Terraferma" di Emanuele Crialese. Confermate poi le Coppe Volpi per le interpretazioni: Michael Fassbender è il migliore attore ( del mondo!) grazie alla performance in "Shame" di Steve McQueen, Deanie Yip la migliore attrice per la prova offerta in "A Simple Life" di Ann Hui.
Il Premio Mastroianni, assegnato a un giovane attore o attrice emergente, viene assegnato ai due protagonisti di "Himizu", diretto dal giapponese Sion Sono: Shòta Sometani e Fumi Nikaidò. L’Osella per la migliore sceneggiatura va a Yorgos Lanthimos e Efthimis Filippou per "Alpis", diretto dallo stesso Lanthimos, mentre l’Osella per la migliore fotografia va a Robbie Ryan per "Wuthering Heights" di Andrea Arnold.
Confermato il Leone del Futuro - Premio Venezia opera prima (Luigi De Laurentiis), assegnato a "Là-Bas - Educazione criminale" di Guido Lombardi (già vincitore della Settimana della Critica), che si aggiudica in questo modo i 100.000 dollari messi a disposizione dalla Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, equamente divisi tra regista e produttore.
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