Madeline Matheson è all'ottavo mese di gravidanza e le capita di perdere il marito a causa di un incidente stradale in cui anch'essa rimane coinvolta. Nonostante la tragedia famigliare decide di portare a compimento la gravidanza , ma Grace non e' una comune bambina...
L’idea, in parte già sfruttata nella serie di Baby Killer (It’s Alive), di cui è stato recentemente prodotto un remake, era stata già sviluppata dallo stesso Solet in un omonimo cortometraggio uscito tre anni fa, nel 2006 e visibile su Youtube. Protagonisti della terrificante vicenda erano i coniugi Brian Austin Green e Liza Weil, coinvolti in un incidente stradale in cui sembra aver perso la vita, oltre al marito, anche la piccola creatura portata in grembo da Madeline.
Il respiro dell'origine da corto si sente specie nella parte centrale , un po' ripetitiva; il film a tesi post-femminista su un mondo senza carne-senza uomini poteva essere esplorata meglio e la figura piu' centrata e' quella della suocera, che deve - come la protagonista- scaricare la propria depressione su un fantasma, quello di un figlio-progenie che non c'e' piu', non c'e' forse mai stato e a ben guardare e' un mostro che prosciuga. E non a caso vengono in mente tanti altri film ( A'l'interieur, persino Eraserhead." the baby is sick!"..)
Il finale che dovrebbe scioccare, appare invece telefonato e stonato rispetto al rigore precedente. Thelma e Louise Post partum.
Prodotto da Adam Green ( Hatchet, Frozen),senza distribuzione-manco a dirlo - in Italia.
“L’orrore terrestre, l’orrore vero, quello che può succedere a te o alla tua famiglia, mi affascina di più della roba soprannaturale. Penso che le storie di fantasmi non facciano molta paura. Invece perdere il controllo sul proprio corpo, portare la morte dentro di sé, è qualcosa che difficilmente non provoca una reazione intensa” (Paul Solet, intervista al sito Behind the Couch).
GRACE Regia: Paul Solet Sceneggiatura: Paul Solet Produzione: Ingo Vollkammer, Cory Neal, Adam Green, Kevin DeWalt Musiche: Austin Wintory Interpreti: Jordan Ladd, Gabrielle Rose, Samantha Ferris e Malcolm Stewart Durata: 85 minuti circa
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